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Provincia Ogliastra: quali sfide e quali obbiettivi per il nuovo ente?

 

La Sardegna è tronata a 8 provincie, quindi l’Ogliastra ha la sua autonomia con la nuova provincia. Oggi parliamo di appunto della nuova provincia, di una provincia che vuole crescere, di programmazione, di persone per il futuro del nostro territorio.  Lo facciamo con il Presidente della Provincia Ogliastra Alessio Seoni e il segretario Cisl funzioni pubbliche Fabrizio Meloni.

Il Presidente inizia subito spiegando cosa è successo negli ultimi vent’anni: dopo la nascita delle nuove provincie, dopo una prima consiliatura in qualche modo vengono abrogate. Non vengono però abrogate dai territori dove esistevano, ma attraverso un referendum, che per altro aveva un quorum molto basso e che nella nostra provincia non si è neanche raggiunto, si è consentito che altri territori che mantenevano l’istituzione provincia, vedessero in qualche modo zittita la voce di quei territori che invece l’avevano appena acquisita. Sono passati poi una quindicina d’anni in cui questi territori non avevano più voce all’ente più grande sostanzialmente non si è preoccupato di far arrivare queste voci. Ci si è trovati prima commissariati, e poi accorpati a una provincia anch’essa commissariata.

Ci si pongono quindi diverse domande, ma il primo problema è il divorzio dalla provincia di Nuoro. di fatto la provincia Ogliastra è nata nel mese di maggio 2025 ma a oggi questo divorzio, che invece è già avvenuto con altri enti, non è ancora concluso con nessun passaggio di natura finanziaria alla Provincia Ogliastra. Questo rende qualsiasi programmazione, qualsiasi bando, qualsiasi impegno di spesa impossibile da realizzare. Le sfide che la neonata provincia sono innumerevoli: parliamo di strade, di scuola, di infrastrutture, ma soprattutto far arrivare la voce del territorio alla Regione.

Con Fabrizio invece approfondiamo gli aspetti di sostegno da parte della Cisl come organizzazione sindacale in fatto di risorse umane. La provincia Ogliastra infatti ora può contare solamente su 34 persone in organico e con poche risorse la macchina non può funzionare.

 

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